Condannata l'università di Torino per il Museo Lombroso. Non ci sono differenze tra nord e sud


Prima grande vittoria della verità sulla menzogna storica dei "Briganti Meridionali."  Qualche anno fa l'università di Torino ha deciso di riaprire il museo Lombroso esponendo teschi di meridionali uccisi dall'esercito piemontese perché "briganti" in realtà patrioti , erano coloro che si opponevano alla conquista coloniale del meridione.
Quei teschi, secondo la teoria di un sedicente scienziato e bocciata dalla comunità scientifica mondiale, avrebbero dimostrato che i meridionali sarebbero delinquenti per caratteristiche antropomorfiche.
Nonostante la teoria sia stata rigettata, l'Università di Torino continua ad esporre i teschi con la dicitura "delinquente meridionale"
L'ateneo è stato denunciato dal sindaco di Motta Santa Lucia , dai meridionalisti e dall'associazione No Lombroso.
La sentenza ha ordinato la restituzione dei resti per una degna sepoltura ed ha condannato l'università alle spese 
Questo è il primo tassello per una legittima rivalutazione della Dignità dei meridionali e per un superamento della storica divisione tra nord e sud, auspicata anche da Paolo Mieli che in una conferenza del 150 anniversario dell'Unità d'Italia ha sostenuto che una vera Unità passa attraverso il riconoscimento dei torti storici subiti dai meridionali.
Anche l'attuale speciosa contrapposizione tra Questione Settentrionale e Meridionale è fuori luogo perchè non potrà mai esserci sviluppo nazionale se non si rilancia l'economia meridionale la cui soluzione rappresenta un fatto etico ancor prima che economico.
E' anche questo l'obiettivo del MIR, finalizzare gli sforzi verso una pacificazione nazionale ed una giustizia sociale.
Vogliamo una società che possa vivere armonicamente nel rispetto dei diriitti e della Dignità di tutti

Enzo Maiorana