Quale significato politico ha il ritiro di Berlusconi? …chi raccoglierà la sua eredità politica? 

Noi che da anni siamo critici nei confronti di una classe politica inadeguata a costruire una società armonica, di progettare il futuro dei giovani e delle prossime generazioni ci interroghiamo sul vero significato politico del ritiro di Berlusconi....

Saranno necessari 20 anni per un giudizio storico,di certo consideriamo banali le considerazioni che sarebbe stato un calcolo per non perdere le elezioni.
Chi lo ha descritto come fortemente attaccato al potere e narcisista non può oggi sminuire la sua scelta di uscire di scena come puro opportunismo quando la storia anche recente ci insegna che chi ama il potere non lo cede nemmeno a rischio della vita.

Di fatto la sua rinuncia chiude la II repubblica,con la sua politica muscolare,offrendo la possibilità per la nascita di una nuova politica etica che abbia come obiettivo la realizzazione di una giustizia sociale,che si impegni a creare ricchezza ma anche a redistribuirla e che abbia a cuoe i diritti e la Dignità dell'Essere Umano.


Ma chi potrà realizzare questo progetto ?
Non crediamo che possaro farlo i vecchi politici perchè maturati con altri obiettivi e visioni personalistiche della politica come strumento di benessere personale.
Oggi solo l'intervento della società civile può imporre questo cambiamento attraverso una rivoluzione culturale che rappresenti la vera svolta di un civile modo di concepire l'impegno politico.

Berlusconi ha reso possibile questo cambiamento con il suo ritiro spontaneo,a sinistra si tenta in tutti i modi di opporsi alle istanze di rinnovamento che,al di là del risultato delle primarie non potrà realizzarsi perchè se non si sostituiscono i vecchi protagonisti politici non ci sarà nessun cambiamento. Infatti a sinistra in questi 20 anni si è cambiato 4 volte il simbolo ma mai gli attori e nulla è cambiato.

Noi riteniamo che Berlusconi al di là del giudizio politico con il suo disimpegno abbia voluto offrire una possibilità di rinnovament alla Nazione,sta alla società voler approfittare di questa opportunità.
E' in questo senso che va la proposta e l'impegno del MIR,proposta di un nuovo risorgimento nazionale,di un nuovo 25 aprile in cui superando le differenze culturali ,di classe,di ideologie ormai anacronistiche,di religione ci si unisca per la realizzazione di un nuovo progetto di società alla cui base ci sia la pulizia morale e che ponga l'Essere Umano al vertice degli interessi.